Appena arrivammo mi si aprì davanti la visione di un terreno molto bello, presi l’aria fine primaverile, a pieni polmoni e alzai lo sguardo, il monte di Gonare mi si parò davanti maestoso. Fu amore a prima vista, il legame che si stabilì tra quella terra e me fu immediato: “il posto è molto bello, il vino sarà buono”, mi dissi.
Il territorio di Mamoiada è altamente vocato per la viticoltura e ha un’antica tradizione vitivinicola, con vigne ultracentenarie.
I vecchi contadini del paese assaggiando un vino chiedono sempre quale sia la zona di produzione e il vigneto, di seguito il produttore, questo a testimonianza che la cultura del vino è volta alla terra e alla vigna e da generazioni è viva e consolidata.
La Ghirada in sardo Mamoiadino sta ad indicare una porzione di vigna delimitata da muri o capezzagne, detta alla francese è un cru.
Da sempre viviamo in questo territorio, siamo legati a questo vino, il vino di Mamoiada. Vino fatto senza forzature enologiche, da fermentazione spontanea sia alcolica che malolattica. Il territorio è vocazione e tradizione, è la comunità di vignaioli che lo abita, con cui beviamo, degustiamo, viviamo e godiamo assieme della bellezza del nostro territorio e del nostro vino.